Tuppe Tuppe la porticella


Il brano “Tuppe tuppe la porticella” è una esecuzione su richiesta eseguita in una casa privata a Baccarecce (fraz. Pescorocchiano) nel febbraio 1978, da Maria Ottaviani, una bambina di dodici anni, nata a Baccarecce il 2 ottobre 1967 (SAREGO 1981) e da Leonilde Carli. Il brano è stato registrato da Roberto Marinelli con un registratore NAGRA. Il brano fa parte della Raccolta Marinelli (IEC n, 1- Raccolta Marinelli), una campagna di registrazioni, ispirata dagli incontri con Alberto Mario Cirese, condotta tra il 1978 e il 1980, conservata presso l’Istituto Eugenio Cirese (SPARAGNA, TUCCI 1993). Il brano appartiene all”ambito della musica popolare italiana e, nello specifico, al contesto del repertorio di canti popolari della provincia di Rieti (CIRESE 1945). La canzone è diffusa in diverse aree regionali del Nord e Sud Italia.


Titolo Convenzionale: Tuppe Tuppe la porticella
Genere: Canto narrativo
Modalità esecutiva: Voci femminili
Incipit:
Testo: E tuppe tuppe la porticella C'è la mia bella che mi viene a aprì E tuppe tuppe la porticella C'è la mia bella che mi viene a aprì E con la mano apri la porta E con la bocca me lo dà un bacì E con la mano apri la porta E con la bocca me lo dà un bacì Non me lo dare che è troppo forte C’è la mia mamma che mi sta a sentì Non me lo dare che è troppo forte C’è la mia mamma che mi sta a sentì O figlia figlia, che male hai fatto? Che tutto il mondo dice mal di te O figlia figlia, che cosa hai fatto? Che tutto il mondo dice mal di te E lascia pure che il mondo dica Io voglio amare chi mi ama a me E lascia pure che il mondo dica Io voglio amare chi mi ama a me Io voglio amare quel giovanotto Che l'ha sofferto la prigion per me Io voglio amare quel giovinotto Che l'ha sofferta la prigion per me E la prigione l’è troppo scura Mi fa paura che mi fa morì E la prigione è troppo scura Mi fa paura e mi farà morì

Rilevazione
Località: Esecuzione su richiesta
Data: 02/1978
Occasione:
Informatore: Maria Ottaviani; Leonilde Carli
Rilevatore: Roberto Marinelli
Fondo/Raccolta: Raccolta Roberto Marinelli, Istituto Eugenio Cirese
Proprietà Supporto Originale: Archivio Associazione Culturale La Compagnia degli Zanni, aps di Pescorocchiano
Note sul contesto: Maria Ottaviani è originaria di una numerosa famiglia di contadini; Maria aveva imparato il canto dalla nonna, Domenica Rencricca, insieme ad un complesso patrimonio di tradizioni orali (canti e narrazioni) (SAREGO 1981). I compagni di classe di Maria Ottaviani le riconoscevano una comune abilità nel cantare (SAREGO 1981).

Bibliografia: Cirese Eugenio, Canti popolari della provincia di Rieti, Nobili, Rieti, 1945. Marinelli Roberto, I campi d'oro: materiali di ricerca per la sezione etnografica del Museo civico di Borgovelino, Futura, Borgovelino 1989. Sarego Luciano, L’albero e la memoria, Il Velino, Rieti, 1981. Savona A. Virgilio, Straniero L. Michele, Canti della grande guerra, Garzanti, Milano 1981. Sparagna Ambrogio, Tucci Roberta, C.R.D., Atlante della musica popolare del Lazio, Nuova Editrice Romana, Roma, 1993.
Schedatura: Referente scientifico Alessandra Broccolini Ricerca e redazione Daria De Grazia, Salvatore Luciano Bonventre Data di modifica 25/06/2024